La Risposta Dello Zio Sam

Allora, oggi la sorpresa (si fa per dire), è costituita da tre autentiche perle:

  • Un articolo del Corriere della Sera sui rischi della Brexit dal titolo Brexit, lo scenario dell’Apocalisse: in due giorni mancheranno medicine e rifornimenti;
  • Una parte della video-intervista che Fabio Fazio ha fatto a Carlo Cottarelli e che andrà in onda questa sera a Che Tempo Che Fa (Rai1);
  • Il frammento video di un’affermazione di George Soros, ospite del Festival dell’Economia di Trento, in risposta a una domanda del bravo Stefano Feltri sullo scenario italiano;

Ora, per i più pigri cercherò qui di sintetizzare il contenuto dei tre documenti linkati perché, almeno per come la vedo io, sono l’immagine plastica della risposta sistemica alla c.d. ondata populista che, soprattutto grazie all’Italia, sta guastando il sonno dei potenti del mondo.

Il primo riguarda un dossier segreto nel quale, in sintesi, si afferma che, per l’effetto delle complicazioni doganali, il 29 marzo 2019 il porto di Dover collasserà. Entro due settimane cibo, medicinali e carburante cominceranno a scarseggiare in tutto il Paese e il governo sarà costretto a impiegare la Raf, l’aviazione militare, per assicurare gli approvvigionamenti. Mancano la peste bubbonica, l’ebola e il carbonchio e stammo apposto.

La seconda è un’intervista nella quale Cottarelli presenta il suo libro (e te pareva), dove spiega gli effetti di un’uscita dell’Italia dall’euro. Per farlo, Cottarelli ricorre a una metafora calcistica, paragonando l’uscita dall’euro al giocare un campionato di serie B. Come a dire: se si vuole far capire qualcosa agli italiani, è assolutamente necessario ricorrere a un linguaggio da decerebrati … grazie Cottarelli.

Infine, la terza è la testimonianza diretta di uno dei padroni del mondo: George Soros, il quale insuffla il sospetto che Salvini sia a busta paga di Vladimir Putin. Che dire, carte, denari, primiera e settebello.

Due parole su Soros. Il 16 settembre 1992 la Bundesbank annunciò che avrebbe smesso di appoggiare il cambio fisso della lira italiana al marco tedesco. Soros vendette lire allo scoperto e ciò costrinse la Banca d’Italia a svalutare per compensare la sopravvalutazione della moneta. Ciò comportò per la lira una perdita di valore del 30%, tanto che la valuta dovette uscire dal Serpente Monetario europeo. La successiva dichiarazione di Soros: “L’attacco speculativo contro la lira fu una legittima operazione finanziaria. Mi ero basato sulle dichiarazioni della Bundesbank, che dicevano che la banca tedesca non avrebbe sostenuto la valuta italiana. Bastava saperle leggere”. Questo è George Soros … ora, se volete, potete riguardarvi il filmatino nel quale questo esempio di correttezza e rigore morale accusa Putin di essere uno sfruttatore di risorse naturali e umane. Che dire, il bue che dà del cornuto all’asino è sempre uno spettacolo.

Molto bene, a parte la facile ironia che è possibile fare ogniqualvolta questi giganti muovono un passo, quel che mi ha colpito è stato il sincronismo di tutto ciò. In altre parole, è molto difficile non vederci una manovra corale, quasi una strategia determinata da qualcosa che appare molto vicino alla paura.

Perché questo tanto imponente, quanto scoperto schieramento di forze? Perché questa smania di riportare la plebe ai piedi dell’Aventino attraverso una così pervadente, palese e, a tratti, penosa manipolazione?

Perché, proprio ora, dossier che dovevano restare segreti, sono resi manifesti, mentre miliardari psicopatici, senza vergogna alcuna, si espongono al ridicolo? O personaggi che, sino a ieri militavano nel Fondo Monetario Internazionale (il braccio armato dei patocrati) ora, fallita la presa di Palazzo Chigi, scrivono libri che nessuno leggerà mai, ma che sembrano servire solamente a fare massa critica nell’offensiva al populismo montante?

Nel 2008, il processo di globalizzazione occidentale ha conosciuto il suo primo stop, determinato esclusivamente dal tremendo squilibrio che il processo stesso aveva determinato nel mondo occidentale. Tuttavia, dal 2012, i patocrati avevano ricominciato a crederci. Sino al 2016, anno della Brexit. E al 2017, anno di Trump e del referendum renziano. E al 2018, anno delle elezioni nostrane. Quattro colpi tremendi, portati da non si sa chi al cuore stesso della globalizzazione occidentale, che adesso rischia la morte definitiva.

Ecco, dunque, il motivo di questa strategia offensiva che, tuttavia e per quel che si può vedere, appare scomposta e, poiché costretta a salire in superficie, piuttosto ridicola. Queste menti pensanti si sentono all’angolo e, si sa, l’angolo del ring è pure peggio del campionato di serie C.

È curioso, poi, come quel non si sa chi sia sempre in attività e, soprattutto, sia dotato di un’ironia feroce. La prova? Eccola:

https://www.quotidiano.net/esteri/lattuga-romana-1.3953913

https://ilmattino.it/primopiano/esteri/lattuga_romana_contaminata_e_coli_provoca_quattro_morti_3_giugno_2018-3774114.html