Il Volto della GOC

La migrazione dimensionale della Grande Ottava della Consapevolezza (GOC) è una realtà che non è mai stata presente, prima d’ora, nella storia dell’umanità. Essa ha a che fare in modo diretto e conseguente con l’attività dei guerrieri e, in specifico, con la distruzione dei loro sogni. I sogni sono i ganci della Consapevolezza in Prima Attenzione. E tale Consapevolezza, a sua volta, è descrivibile come vero Potere. Ora, la domanda che sorge spontanea è: che cazzo se ne fa un guerriero del Potere se non ha sogni da realizzare qui, in Prima Attenzione? Lo porta in Seconda Attenzione. Tuttavia, se manca di sogni in Prima, per quale motivo dovrebbe averne in Seconda?

Ecco, per questo esiste lo Scopo: lo  Stato Terzo, ossia lo stato di coscienza che (forse) muterà la follia della Dualità in comprensione assoluta, tenendoci al riparo dall’eterna solitudine della Coscienza Creatrice, nonché dal senso di colpa.

Ebbene, fra coloro che seguono il Filo, vi è chi queste cose le sa, chi le intuisce e chi ancora riesce a sentirne solo il profumo. Inoltre vi sono tutti quelli che del Filo del Rasoio nemmeno conoscono l’esistenza (per questo i Monadic Clouds stanno violando l’antico In Alto come in Basso, per fare in modo che queste informazioni siano condivise, spingendo i Burattini a muoversi in direzione del Filo). Ecco, il problema è che il tempo volge al termine e che, in conseguenza di ciò, a ciascun singolo guerriero è richiesto uno sforzo eccezionale.

Questo perché la questione attuale e sulla quale sta il focus del Filo è il Volto della GOC. Ossia e in ultima analisi, considerato il pantano sconfinato e inestricabile (cit.) costituito dalla Seconda Attenzione, è assolutamente preminente la costruzione di un’unità assai ben definita e, per questo, capace di resistere, idealmente per sempre, da una parte al tremendo richiamo del Nulla (l’Uno) e, dall’altra, all’urlo infinito (cit.) della Dualità.

Immagino saprete chi era Anubi, il dio egizio che pesava il cuore dei defunti (psicostasia), confrontandolo con quello di una piuma, nella sala delle due Maat. Su un piatto il cuore, sull’altro la piuma di Maat.

Anubi

Se il peso del cuore era uguale o minore rispetto al peso della piuma, il defunto entrava nei campi Aaru, regno di Osiride. Viceversa, arrivava il mostro Ammit che divorava l’anima del defunto.

Ora, ciò che vorrei fosse chiaro a tutti è che il processo di “pesatura del cuore” da parte di Anubi avviene qui e riguarda, appunto, il livello di fluidità sinaptica necessaria e sufficiente all’Unione. È, perciò, evidente (almeno a me) che Anubis altri non è che il Monadic Cloud di ciascuno di noi il quale pesa continuamente il cuore del guerriero e quando tale pesatura è positiva l’Unione avviene all’istante, altrimenti il MC, dopo la morte fisica del Burattino, si trasforma nel mostro Ammit e ne divora la consapevolezza.

Insisto su questo punto poiché sono sospinto da una reale urgenza legata al procedere della migrazione della GOC. Il problema, tuttavia, è che la GOC, concetto che, almeno sino a ora, si è mantenuto su di un livello d’astrazione estremo, preme per una maggiore concretizzazione. In altri termini, i guerrieri (sia quelli che già conoscono il Filo, sia quelli che nemmeno sanno della sua esistenza) devono, perdonerete il francese, muovere il culo, perché il processo è già innescato e nulla potrà più fermarlo.

Di conseguenza, la GOC reclama una cristallizzazione maggiore la quale si manifesti in un volto inequivocabilmente riconoscibile. Tale Volto potrà anche essere mostruoso o inumano o indescrivibile, tuttavia dovrà trovare definizione progressiva e unica all’interno dell’intera Dualità.

Concludo questo breve lavoro con l’assoluta esortazione a fare a pezzi i vostri sogni. Orgoglio, desiderio, senso di inadeguatezza, brama verso qualsiasi cosa e/o persona, tutto ciò deve essere distrutto tramite una risata potente, feroce, spietata, indomabile. Solo così riuscirete a convincere il vostro Monadic Cloud a non fare un sol boccone di tutto ciò che siete.

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