Thanos, il Nunzio dello Sterminio

Thanos

Prefazione

Sono stato a lungo indeciso rispetto alla redazione del presente lavoro. Una parte di me intendeva scriverlo e pubblicarlo, ma un’altra parte vi si opponeva. Il compromesso è stata questa brevissima prefazione con la quale intendo avvertire il lettore che, rispetto al tema trattato, rimango del tutto indifferente. In specifico, non commettete l’errore di attribuirmi giudizi morali o in qualsivoglia modo interessati, giacché non mi appartengono punto. Almeno, non più. Buona lettura.

Thanos

Thanos, personaggio uscito dalla penna e dalla matita di Jim Starlin e pubblicato da Marvel Comics nel 1973 (Iron Man n. 55), è il più potente degli Eterni.

Thanos compare a fasi alterne nella produzione Marvel, dalla sua nascita e sino al 2019, disegnando una storia dall’intreccio complesso ma che non cade qui di riprendere giacché quel che m’interessa è la figura di questo Eterno nel film Avengers: Infinity War (2018).

Ebbene, dovete sapere che il 25 aprile 2018, con mia moglie e le mie due figlie, stavo in una multisala della mia città per assistere alla prima del film. Avevo acconsentito a presenziare, nonostante non ami per nulla sia il cinema, sia i grandi assembramenti di persone, solo dopo le pressanti insistenze della mia prima figlia. Perciò, me ne stavo seduto lì, intento a controllare la claustrofobia e rassegnato a sorbirmi il fumettone marvelliano sino alla fine. Mai avrei immaginato quel che sarebbe accaduto due ore dopo. Cuccioli in lacrime, folla silenziosa e profondamente spiazzata e io, probabilmente per la prima volta, genuinamente stupito e intento a guardarmeli tutti, mentre faticavo a trattenere una risata tanto fragorosa quanto feroce e spietata.

Thanos aveva appena sconfitto gli Avengers, conquistato l’ultima gemma dell’infinito e, grazie a questo, fatto scomparire metà della vita nell’universo. Ricordo l’uscita mesta dalla sala di proiezione, i volti scuri e straniti delle persone e le lacrime negli occhi dei bambini. E niente, memorabile. Anche se, al tempo, si trattò di un fatto dall’apparenza del tutto singolare, unico e, forse, frutto di un errore. Solo quest’anno mi sono reso conto che Hollywood non commette mai errori, ma andiamo con ordine.

Anzitutto, la taca (che l’è peso del buso), ossia Avengers: Endgame (2019, proprio come Infinity War, diretto da Anthony e Joe Russo). In sostanza, Avengers: Endgame altro non è che un’asserzione rassicurante. Ciò a dire: tranquilli, abbiamo scherzato e adesso rimediamo subito. Infatti, nel film il grande Thanos se ne sta solingo su qualche pianeta sconosciuto, raccogliendo grossi cetrioli (ogni riferimento è puramente casuale) da cucinare per cena. È vegetariano, Thanos. Ed è dipinto seduto a rimirare il meraviglioso tramonto di una stella, anch’essa sconosciuta. Un idillio che, tuttavia, dura pochissimo giacché arrivano gli Avengers (quelli sopravvissuti) che lo massacrano. Dopodiché, la trama trascende persino l’inverosimile arrivando a far tornare in vita ogni singola creatura che Thanos aveva vaporizzata.

Nulla di strano, dunque, perché se Infinity War è stato un errore, Endgame è stato il rimedio. E, in effetti, così ce la siamo spiegata un po’ tutti. Sennonché, alla fine del 2019, arriva santa klaus in veste di coronavirus e trasforma il 2020 nell’inizio dell’apocalisse. Coincidenze? Io non credo (vabbeh, questa passatemela, dai). Celia a parte, vorrei riproporre qui un interessante video del sempreverde William Henry Gates III il quale, relativamente a un piano di vaccinazione mondiale, molto apertamente afferma che, considerando una popolazione di sette miliardi di persone (in realtà, ormai sono quasi otto, ma non stiamo a sottilizzare), nonché un caso su diecimila di reazione avversa al vaccino, avremo circa 700.000 casi di probabile morte. Non solo, dal tono con il quale il filantropo (è detto con certa ironia) espone la sua tesi, si comprende che si tratterebbe di un numero accettabile. Intanto vedetevi il video (per chi non parla inglese, è attivabile la generazione automatica dei sottotitoli in italiano):


Non è finita qui giacché il seguente è un video del 2014 (ne consegue che la conferenza che tiene il sig. William Henry Gates III, se non è del medesimo anno, è precedente) e testimonia di come costui sia comprensibilmente preoccupato dell’aumento della popolazione mondiale e, di conseguenza, della necessità di porvi rimedio (preoccupazione, lo ricordo, la quale sembra ossessionare i paperoni di tutto il mondo, infatti Rockfeller, in un suo discorso all’ONU, linkato in altro lavoro, ne lamentava la minaccia già nel 1994):

Ebbene, Diego Fusaro ripete quotidianamente sul suo canale youtube che l’obiettivo del capitalismo terapeutico (è un marxista e perciò così lo definisce) è quello di rendere permanente la distopia in atto dall’avvento del COVID-19. Tuttavia, pur ritenendo sensata una tale lettura, mi chiedo se un tale obiettivo non sia, in realtà, secondario. Se, cioè, il vero target dei padroni del mondo possa anzitutto essere quello di una riduzione drammatica della popolazione mondiale. In fondo, una volta convinta la plebe della imprescindibile necessità di una vaccinazione planetaria, cosa impedirebbe a questi novelli Mengele di drogare tale vaccino in modo da eliminare selettivamente tre o quattro miliardi di individui? Oppure, why not, di rendere sterili miliardi di donne in tutto il globo?

Hanno l’opportunità costituita da una conoscenza tecnologica senza precedenti, hanno i mezzi e hanno il movente. Ok, diciamo che non basta per formulare accuse definitive. Tuttavia, ammetterete che in un simile scenario, il fine di un lavoro come Avengers: Infinity War si potrebbe dire quasi auto-esplicativo … o no. In fondo, ce lo ha insegnato Castaneda: alla base di ogni atto stregonesco, buono o cattivo che sia, c’è sempre un intento dichiarato in modo esplicito, inequivocabile e molto bene visibile e udibile da chiunque. Cosa, dunque, più un colossal hollywoodiano potrebbe avere tali caratteristiche? Vero è che l’anno successivo ci hanno messo una pezza, tuttavia un colpo come quello inferto da Infinity War necessitava di un rimedio, giusto per riportar la plebe al consueto livello di sonno.

Si consideri, poi, il fatto che l’annuncio da parte di Marvel Comics dell’uscita dei due lavori risale al 2014. In sostanza, ciò potrebbe suggerire (siamo sempre in ambito ipotetico) una strategia assai estesa nel tempo, anche in considerazione del fatto che le prime notizie relative alla modifica di un coronavirus da parte di un laboratorio cinese risalgono giusto all’anno successivo, il 2015:

Infine, inocula il virus, terrorizza il mondo e attendi che sia quest’ultimo a chiederti a gran voce il vaccino. A quel punto, scacco matto.

Think about, folks 😀

Josef_Mengele_1956

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