Lo Stato Terzo

Stato Terzo

Premessa

Scopo di questo lavoro è descrivere lo Stato Terzo tramite il meccanismo fondamentale che regge l’intero Multiverso nel quale esistiamo, ossia la produzione di Consapevolezza. Non sappiamo se esistano altri Multiversi e se, in tal caso, questi siano basati sul medesimo funzionamento. Tuttavia, nemmeno è rilevante saperlo. Almeno per ora.

A partire dall’inizio degli anni duemila, il Filo del Rasoio si è fatto portatore di una descrizione dell’uomo e dell’universo nel quale esso vive. Una descrizione in costante evoluzione e che, dopo quasi vent’anni, è giunta a completa maturazione, tanto che ora è possibile descrivere compiutamente lo Scopo.

La Triade

La Legge del Tre, insieme a quella dell’Ottava, è stata enunciata per la prima volta da Gurdjieff. In realtà, la sua divulgazione verso il grande pubblico è avvenuta per opera di Pëtr Dem’janovič Ouspenskij con il lavoro La Quarta Via nel quale è descritta questa legge fondamentale in base alla quale una forza o due forze non possono mai produrre un fenomeno. Per farlo è necessaria la presenza di una terza forza e questo è vero su qualsiasi piano. In buona sostanza, questa legge prevede che qualsiasi fenomeno, sia esso fisico o psichico, deve essere espressione di tre diverse forze le quali si caratterizzano come autonome e per nulla qualificate prima della loro interazione. Solo qualora interagiscano le tre forze si qualificano come forza attiva, forza passiva e forza neutralizzante, ossia la Triade che, infine, genera ogni specifico fenomeno.

Ebbene, sul Filo il concetto di Triade subisce la specifica evoluzione illustrata dallo schema in Figura 1:

Triade
Figura 1: Triade

Come si vede, la cosa interessante è che la forza neutralizzante e il fenomeno prodotto sono, in realtà, la medesima cosa. In sostanza, se la terza forza è generata dall’interazione delle prime due, di seguito essa esiste autonomamente. Un esempio è il Campo Psichico (CP, così come qui rappresentato), ossia il prodotto dell’interazione delle due forze fondamentali: Rosso come forza attiva e Latone come forza passiva (v. Figura 2).

Campo Psichico
Figura 2: Campo Psichico

Un CP, quindi, è descrivibile sia come forza neutralizzante rispetto al conflitto perennemente in atto fra i due draghi, sia come soggettività autonoma e assai ben definita, capace di relazionarsi con una molteplicità di CP diversi da esso.

Tuttavia, il Campo Psichico, una volta entrato in contatto con il piano fisico e con la sofferenza che tale piano sempre veicola, è altresì descrivibile come forza diversamente declinata in relazione allo scopo nativo del CP stesso, ossia la produzione di Consapevolezza. In Figura 3 è rappresentata una Triade che vede la sofferenza come forza attiva, il CP come forza passiva e la Consapevolezza sia come forza neutralizzante del conflitto, sia come fenomeno risultante:

Consapevolezza
Figura 3: Consapevolezza

Ora, vero è che lo schema in Figura 3 presenta un elevato livello di complessità oggettiva poiché lo stesso concetto di sofferenza può derivare da numerose fonti tutte diverse fra loro. Ne consegue che, se volessimo astrarre rispetto a tale complessità, dovremmo trovare un elemento comune a ciascuna di tali fonti. Ebbene, quale può essere il massimo livello di astrazione rispetto a qualcosa (la sofferenza) che attiene in modo diretto alla modalità dell’essere se non gli stessi elementi fondanti del piano fisico, ossia Materia ed Energia?

Dove l’Energia è grande vi è Materia, viceversa, dove la concentrazione di Energia è debole allora vi è il Campo (Einstein). E ciò perché un campo è energia distribuita in senso strettamente quantitativo. A questo punto, però, il problema è inserire questi due elementi nel nostro diagramma di tre forze. Si veda, dunque, il grafico in Figura 4:

Matera Energia Consapevolezza
Figura 4: Energia, Materia e Consapevolezza

Nello schema proposto, l’Energia prende il posto della sofferenza, ossia della forza attiva della Triade, mentre la Materia quello del Campo Psichico (che sperimenta la sofferenza proprio grazie al supporto somatico e, quindi, materico).

Di conseguenza e generalizzando, avremo l’Energia che preme sulla Materia. Tenendo, peraltro, conto del fatto che, in forza del principio nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma, la frizione scaturente dal conflitto Energia/Materia, consumandole entrambe, comporterà un perfetto equilibrio sistemico per effetto della produzione di Consapevolezza, nel medesimo tempo forza neutralizzante e frutto della Triade.

Ecco, questo è precisamente il punto di massima astrazione possibile e in corrispondenza del quale diviene trasparente il senso profondo della stessa Dualità: la trasformazione dell’Energia e della Materia in pura Consapevolezza. In altre parole:

Il fine ultimo e unico della Coscienza Duale, almeno in questo Multiverso, è l’incremento costante e irreversibile di Consapevolezza della Coscienza Creatrice, ossia e infine la realizzazione dello Stato Terzo.

Lo Stato Terzo, quindi, è la consapevolizzazione dell’intera Coscienza Creatrice.

È sempre stato sotto al mio naso, ma solo ora ho trovato l’energia sufficiente per vederlo e verbalizzarlo.

 

10 Likes