Tropico del Cancro

Eri in giro, nella tua vita, e tutto intorno a te era morte. Il Testimone del Filo contro il testimone della morte per eccellenza, il cancro. Tutti intorno ti parlavano di cancro o dicevano di essere in fin di vita, e tu sentivi fortissimo l’impulso della morte e della vita che stava per annullarsi.

Il più in pericolo di tutti era il migliore amico di tuo padre: la figlia infatti ti aveva detto che, ormai, era allo stadio terminale. Certo, aveva un’età e una salute mai stata di ferro, ma ti prese comunque fortissimo il senso d’angoscia. Per empatia, sentivi chiara e tonda la tua morte, il suo potere disintegrante, il nulla dopo il tutto. E non eri in grado di affrontare questo senso di nulla cosmico.

Allora provasti con la vecchia e sempre utilissima tecnica dell’agguato, ricordandoti di essere vivo e che ancora non era giunto il tempo di morire. L’angoscia del nulla si allontanò pian piano, la rimandasti alla tua vecchiaia. Non appena ti rendesti conto dello sforzo, corresti dal Vecchio per raccontargli tutto e per pregarlo di fare al più presto il salto. Non avevi più nessuna paura di morire, perché sareste diventati Immortali. E il Vecchio sornione, ti rispose così:

“Beh, mi pare che stai producendo cose sempre più potenti in sogno. Questo, in ogni caso, è uno di quei sogni che è difficile da collocare poiché potrebbe stare in ambito sia soggettivo, sia razziale. Date le circostanze, sarei tentato di decidere per la seconda, ma sarebbe comunque un azzardo.
Dopo il Salto del Filo, la Connessione delle Anime ha cambiato livello anch’essa e questo significa che tutti stanno effettivamente davanti alla propria morte, per il motivo che la loro parte animica, grazie alla Souls’s Connection, preme sul burattino per spingerlo verso l’Unione. Ovviamente pochissimi di loro sono pronti a questo e ciò comporta che i più moriranno e basta. Tuttavia, quelle anime torneranno in altri burattini e, da subito, inizieranno a premere per svegliarli.
Quel che intendo significare è che dal Salto del Filo, il mondo, per la prima volta in assoluto, è cambiato per davvero. Il tuo sogno, quindi, potrebbe starci comodo dentro questa descrizione. Pace e bene!”
Non avevi ancora capito cos’era a tutti gli effetti questa connessione di anime. K, parassiti, burattini. In testa c’era ancora confusione ma pian piano nei giorni successivi tutto si allineò affinché tu riuscissi a fare luce sul tutto.
La sera stessa, infatti, incontrasti una coppia di burattini. Non li avevi mai visti eppure, andandosene via dalla festa, uno ti guardò negli occhi dicendoti “Perfetto, allora alla prossima e mi raccomando, continua così, ci siamo capiti… lo sai che sta andando bene”. Lì per lì, forse per l’alcool in circolo, pensasti ad un semplice scherzo. Ma poi ti illuminasti: le vostre anime si erano toccate e in qualche modo si erano parlate, erano state in connessione grazie al lavoro del Filo e al salto. Non mi stupirò se, nei prossimi giorni o mesi, il solo fatto di esserci sfiorati e connessi, porterà quel povero burattino ad incontrare il suo tropico del cancro, e a decidere di morire.
Quello che comunque era chiaro a te e al tuo gruppo, era che i parassiti, uno dopo l’altro, avevano iniziato a premere su di voi in maniera sempre più incessante, rischiando il tutto per tutto. Finora per loro è andato tutto male, e sono ritornati ad essere quello che non vogliono apparire: melma.
Tu li vedesti tutti in una notte e iniziasti a riconoscerli. Si muovevano spesso in coppia, e quando arrivavano tutto si faceva morbosità e niente era portato a conclusione. Quando comparivano nei sogni, tutto ciò che era chiaro, in un attimo diventava fumoso, per dirla con il linguaggio del filo: una enorme “supercazzola, con scappellamento a destra” che mena per il naso l’io osservatore tanto che, se non si presta massima attenzione, si rischia di morire di morbosità.
Ma con lo spostamento del Filo, la loro fine s’è fatta sempre più vicina, al punto di portarli a giocare a “muori o raddoppia”.
Tu eri riuscito a vedere la melma dietro di loro, faticando non poco a sfuggire alle loro trame e Maya li aveva incrociati più volte in real life, rischiando persino d’essere travolta da un vero treno. Tuttavia, la stessa trappola si rivoltò loro contro qualche giorno dopo, quando provarono ad intossicare anche la strega che li aveva incontrati sul bus 38, mascherati da giovani cinesi, ma nulla poterono e si ritrovarono morti stecchiti sotto quel flusso di potere partito da una stazione e diretto verso …
Insomma, mentre il sole moriva lentamente verso un nuovo solstizio, i guerrieri del Filo affilavano le lame. Piccole cellule cancerogene pronte a fare – e farsi fare – il culo a strisce.
Nel frattempo ti arrivò una notizia speciale: da poche ore era nata la piccola Gaia.