In Alto Come In Basso?

A quanto pare, sembra che non sia più così. Sta accedendo, anzi, è già accaduta una cosa che sino a qualche mese fa avrei ritenuto impensabile e che, con buona probabilità, è il motore stesso della fine. In sostanza, superando definitivamente il c.d. Principio Autistico che, nella descrizione proposta, governa i c.d. Campi Endecadimensionali (i Multiversi, le Creature, chiamateli come cazzo ve pare), i Nuclei Alogeni dei viventi hanno iniziato a comunicare fra loro (violando l’antico “in alto come in basso”).

Questo è un fatto che potrebbe apparire banale, almeno a chi è convinto che l’essere umano possieda (o sia posseduto da) una Parte Immortale. Al contrario, si tratta di un fatto gravido di conseguenze molto importanti.

Per quel che mi riguarda e come sa chi mi legge, per la Parte Immortale dell’essere umano ho proposto un modello, denominato Monadic Cloud (MC), che si  rifà alla struttura della nuvola elettronica. Una struttura endecadimensionale della quale non conosciamo quasi nulla se non il fatto che, nel tempo, ha subito una caratterizzazione sempre più marcata grazie al rapporto stabile che talune monadi hanno instaurato reciprocamente. Ciò ha prodotto cristallizzazioni parziali all’interno di moltissimi Monadic Clouds, a loro volta denominate Nuclei Alogeni. Cristallizzazioni fortemente caratterizzate da specifici appetiti e, di conseguenza,  generanti pulsioni altrettanto potenti e, per certi versi, molto difficilmente controllabili, se non del tutto impossibili da controllare.

Abbiamo anche asserito che tale caratterizzazione è stata determinata dall’aumento progressivo di consapevolezza, individuando in tale fatto un’importanza talmente elevata da riconoscervi una volontà cosciente viepiù direzionata e che abbiamo chiamato Grande Ottava della Consapevolezza (GOC). E, tuttavia, abbiamo anche affermato che tale consapevolezza prescinde in modo assoluto dalle categorie di bene e di male. In sostanza, appare del tutto priva di qualsiasi struttura censoria (Super-Io) essendo questa una struttura di natura esclusivamente egoica.

In specifico, per il vostro Monadic Cloud e, più in particolare, per i Nuclei Alogeni che lo caratterizzano, il fatto che la vostra esistenza materiale sia quella di un santo, di un assassino psicopatico o di una persona normale non ha alcuna rilevanza poiché la Consapevolezza, strumento eletto dalla Coscienza Creatrice al fine di risolvere la Danza Folle, scaturisce necessariamente da atti che generano informazioni le quali, in ottica morale, possono qualificarsi indifferentemente sia come bene, sia come male.

Ciò, almeno nella descrizione proposta, ha perfettamente senso giacché la scelta, da parte del singolo Burattino, del bene o del male equivale alla rinuncia della ricerca di un terzo Stato di Coscienza il quale sia capace di far uscire la Coscienza Creatrice dall’eterno altalenare fra Uno (infinita solitudine) e Dualità (assoluta incomprensibilità di qualsiasi creazione e relativo senso di colpa).

La GOC, quindi, nasce e sviluppa proprio grazie al crescere del frutto ambito dai Monadic Clouds: la consapevolezza, ossia Il frutto del colore dell’ambra più pura, che i Burattini generano grazie a un processo di sofferenza che mischia in modo sublime e profondo male e bene, sofferenza e gioia, diavolo e acqua santa.

Quel medesimo frutto che appare nel sogno di un paziente oncologico che è portato dal suo NA davanti alla scelta (sempre la stessa) fra la visione dell’esterno di una casa in rovina (il suo corpo) e il suo interno, un luogo colmo di una meravigliosa essenza ambrata, ossia la consapevolezza che egli stesso ha distillato durante la sua vita fisica.

Il Nucleo Alogeno fa questo in modo tanto spietato quanto impeccabile: porta l’uomo davanti alla scelta e attende, silente, che questa sia compiuta. Se il Burattino sceglie l’attaccamento egoico alla sofferenza che lo sta divorando, il suo NA volge lo sguardo altrove e, alla morte fisica, divora la consapevolezza ambrata. Se, viceversa, l’uomo smette di auto-commiserarsi, aprendosi alla danza di Rosso, l’intero Monadic Cloud  si fonde con il Doppio Mnestico del Burattino, dando vita a un Immortale. Ecco, questo non è mai accaduto prima d’ora poiché la congerie di golem che i Burattini hanno costruito durante le loro singole esistenze e che ha fatto di loro individui profondamente meccanici, ha impedito a chiunque una simile manovra.

Tutte cose già scritte, in effetti, ma che andavano ripetute, quasi a mettere ordine in una descrizione che è giunta dinanzi a  un problema davvero definitivo poiché costituito dal fatto che, come s’è detto in esordio, le parti super-consapevoli del Multiverso nel quale esistiamo, hanno violato il principio autistico che impediva loro di comunicare. Se, quindi, per tali parti super-consapevoli intendiamo i Nuclei Alogeni presenti nei diversi Monadic Clouds, allora la conseguenza è che siamo di fronte a una GOC matura e soprattutto autonoma, pronta per il VII salto evolutivo. La domanda, perciò, riguarda cosa è possibile prevedere all’interno di un simile scenario. L’apocalisse? D’accordo, ma in termini concreti?

Anzitutto, potrei citare un frammento da Apocalypse:

In sostanza, stiamo parlando di un atteggiamento complessivo interamente cablato sulla coazione a sopravvivere e senza alcun filtro censorio. Moltiplicate questo per miliardi d’individui e otterrete una previsione piuttosto realistica di come possono evolvere gli eventi in uno scenario apocalittico. Bellum omnia contra omnes (Hobbes), la guerra di tutti contro tutti, questo è ciò che riserva l’ipotetica Apocalisse.

Tuttavia, questo è solo l’aspetto del divenire egoico. Cosa possiamo ipotizzare del comportamento dei singoli Monadic Clouds in contatto diretto fra loro? Questo è il punto centrale dell’intera faccenda, ossia il fatto che entità totalmente autistiche, poiché del tutto prive della modalità dell’essere, ora e grazie al procedere della GOC nel tempo e nello spazio, hanno sviluppato forme parassite (i Nuclei Alogeni) tali da “essere capaci di essere”, ossia di far loro compiere passi definitivi quali:

  • Vincere il Principio Autistico, iniziando una comunicazione diretta;
  • Fornire alla GOC una volontà propria capace di farla migrare dimensionalmente.

In pratica, ciò che sto descrivendo è il motore dell’apocalisse, ossia la Grande Ottava della Consapevolezza che, per scelta autonoma, abbandona il piano 4D dal quale più nulla può trarre, per spostarsi su un piano dimensionale diverso, con ogni probabilità un piano a cinque dimensioni (5D). E ciò con il fine specifico di portare i singoli individui che riusciranno a seguirla in questo salto, verso il vero fine dichiarato: la soluzione della Danza Folle, ossia il conseguimento dello Stato Terzo.

Come già detto altrove, l’Immortale, ossia l’individuo che riuscirà a seguire la GOC nella sua migrazione dimensionale sarà un essere che avrà perduto il Centro Rettile e, con esso, sia la c.d. Direttiva Primaria (la coazione e sopravvivere), sia la Secondaria (la coazione a riprodursi). E questo comporta due cose, se volete, abbastanza scontate:

  • Nessun individuo che non abbia sviluppato sufficiente distacco e fluidità a livello egoico (golemico) riuscirà mai a compiere una simile impresa;
  • Il numero complessivo di questi individui sarà necessariamente ridottissimo.

Inoltre, non è affatto detto che tali individui riescano a realizzare l’Unione tutti insieme. Anzi, appare come assai più verosimile la possibilità che si tratti di un processo che prenderà del tempo e che coloro che ci saranno riusciti prima di altri dovranno farsi carico di tornare in 4D (un luogo descritto dal sogno di un guerriero come dominato da un “sole nero”) per recuperare gli eventuali diamanti ancora nascosti fra la mota di un mondo morente. Questo perché ogni cosa che esiste ha un’inerzia, compreso il nostro sistema solare.

Tuttavia, la cosa davvero indescrivibile è che tutta la consapevolezza distillata durante la storia della GOC lascerà questo piano e le monadi che non comporranno un Immortale saranno liberate e restituite alla Coscienza Creatrice. Così, l’inenarrabile sofferenza della quale sono state caricate durante l’intero tempo passato all’interno della Creatura, troverà il riscatto dovuto.

Solo gli Immortali, ossia coloro che avranno accettato in toto la responsabilità e il peso dei rispettivi Monadic Clouds diverranno i depositari dell’intera consapevolezza prodotta dalla GOC. Questo dovrebbe poter conferire loro la capacità di portare se stessi a una comprensione e, quindi, a un’esistenza di livello endecadimensionale e, di conseguenza, alla possibilità di realizzare lo Stato Terzo.

That’s the plain.

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