Little Boy

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Premessa

Siamo seduti sulla madre di tutte le bombe. Un ordigno che, quando esploderà, sarà la causa del giudizio universale. Nessuno, nemmeno un NA, può predire quando avverrà l’esplosione giacché questa è frutto della concorrenza di troppe variabili, tante quanti sono i Nuclei Alogeni esistenti.

Tuttavia, è possibile sentire l’approssimarsi del collasso della funzione d’onda via Codificazione Occulta. Solo che, in questo caso, non si tratta di Codificazione diretta con i propri NA, bensì con l’intera Eggregora dei Nuclei Alogeni.

Di seguito la descrizione dell’ordigno e delle possibili conseguenze della sua deflagrazione.

Little Boy

L’innesco della bomba è determinato dalla bestemmia contro lo “spirito”. Così Marco 3, 28-29:

28 In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna.

Bestemmia divenuta reale con la creazione e la diffusione dei primi farmaci ad azione genomica utilizzati in oncologia da diversi anni. Da quell’istante, infatti, una piccola parte dell’Eggregora dei Nuclei Alogeni ha preso ad ammantarsi del colore della furia giacché la modifica del DNA (immagine fisica del Volto della Parte Immortale) ha concretato di fatto un’alterazione impropria di quel medesimo Volto.

Nota – I suddetti farmaci sono detti agenti alchilanti e sono suddivisi nelle seguenti classi: mostarde azotate, aziridine, fosfamidi, nitroso-uree, sulfoni oltre ai c.d. non convenzionali. Tutti farmaci utilizzati nel trattamento di leucemie, linfomi, carcinomi e sarcomi. Gli alchilanti sono descrivibili come composti chimici in grado di inserire gruppi alchilici all’interno di macromolecole di composti organici (come ad esempio proteine e DNA) e, per ciò che qui rileva, di agire attraverso un’alterazione delle proprietà chimiche e funzionali del DNA medesimo.

Tuttavia e sino a che tale blasfemia è rimasta circoscritta all’interno dell’Eggregora dei malati terminali, la furia dei rispettivi NA ha trovato ostacolo nel desiderio di tutti gli altri di continuare a sperimentare la modalità dell’essere tramite i propri Burattini.

Ora, però e grazie al covid, la terapia genica veicolata dagli pseudo-vaccini attualmente in circolazione (in realtà, farmaci ad azione genomica) e il conseguente progressivo stravolgimento di un sempre maggiore numero di Volti delle Parti Immortali, sta per portare la bestemmia contro lo “spirito” oltre un preciso limite. Un limite oltre il quale la furia si estenderà all’intera Eggregora dei Nuclei Alogeni.

Nota – Sul Filo del Rasoio, la categoria dello “spirito” è stata abbandonata per motivi più volte descritti. Tuttavia, ciò non cambia in alcun modo il senso di un atto (l’offesa di un Burattino ai propri NA) che è tal quale il pernacchio di una formica verso un essere umano, nella migliore delle ipotesi, la formica finirà schiacciata senza alcuna pietà.

Si noti l’uso della formula “sta per portare”, la quale intende descrivere precisamente lo stato dell’arte, ossia l’incertezza rispetto all’istante nel quale il suddetto limite sarà superato con conseguente esplosione della madre di tutte le bombe.

Da notare, altresì, che di là del contesto dal quale proviene il vangelo di Marco, il passo citato è reale Codificazione Occulta, ossia un’informazione molto precisa e proveniente da uno dei NA che animavano il Burattino evangelista. In sostanza, l’hackeraggio del volto fisico della Parte Immortale, ossia del nostro codice genetico, concreta la blasfemia più grande che i Burattini abbiano mai potuto agire verso i propri NA.

Conseguenze

Il problema delle conseguenze dirette dell’esplosione della madre di tutte le bombe, in realtà, potrebbe anche essere di facile soluzione. Escludiamo, anzitutto, conseguenze dirette di carattere fisico. E non perché non ci saranno, anzi. Tuttavia, saranno sempre e comunque secondarie rispetto a una deflagrazione che dovrà  necessariamente essere di tipo psichico (data l’assenza della modalità dell’essere nei Nuclei Alogeni).

Altresì, mi sento d’escludere una deflagrazione psichica di tipo distruttivo (sul modello delle psicosi più gravi) giacché questa farebbe a pezzi l’integrità della Coscienza nel Burattino (cosa, peraltro, certamente possibile, anch’essa come conseguenza secondaria) contraddicendo in questo modo l’informazione marciana giacché, senza Coscienza, lo stesso concetto di dannazione eterna perde qualsivoglia significato.

Ovviamente, chi scrive non pensa affatto che tale concetto sia stato tradotto da Marco in modo corretto. Perciò e in tal caso, sembra necessario trovare una lettura diversa e maggiormente convincente dell’informazione animica trasmessaci dall’evangelista.

Per questo ho ipotizzato una soluzione che potremmo definire come deflagrazione positiva.

Deflagrazione positiva

Immaginate cosa potrebbe accadere se, improvvisamente, la Parte Immortale di un individuo qualsiasi obbligasse il proprio Io Osservatore (IO) a svegliarsi. In altri termini, se obbligasse tale propria istanza a una disidentificazione subitanea e totale dall’Ego. Cosa pensate potrebbe accadere allo sventurato IO?

Immaginate questo piccolo gattino bagnato, questa creatura innocente che si risveglia all’improvviso nel corpo di un individuo adulto, misurarsi con un vissuto che ricorda perfettamente. Un vissuto fatto di menzogne, inganni, ipocrisia, soprusi, violenze o stupri inflitti e/o subiti. E, ancora, indifferenza e scelte devastanti non solo per se stesso ma soprattutto per gli altri, magari familiari stretti … figli, genitori, fratelli, compagni traditi.

C’è il giovane e brillante ingegnere civile che, crescendo, si è venduto agli affaristi diventando a sua volta un affarista. Ha fatto i soldi pesanti ma a un prezzo tremendo avendo dovuto, oltre che calpestare le vite di uno stuolo di persone, tradire amici veri nel solo nome del denaro. Tanto che ora, quando li incrocia, non ha nemmeno il coraggio di guardarli in faccia.

C’è il mediocre geometra di provincia aduso, sin dall’inizio della sua carriera, ad accettare piccole mance per chiudere occhi e orecchi rispetto ai desiderata del potente di turno e che si ritrova, in età assai matura, a dover rendere conto alla moglie, a sua volta immersa nella parte della bella addormentata nel bosco, di una relazione extraconiugale che coltiva da molti anni.

C’è la donna d’orrendo aspetto e di scarsissime doti cognitive che, per questo, è velenosa con il mondo intero e che quel mondo vorrebbe solo umiliare. O la donna bellissima, adusa all’adulazione e, per questo, cristallizzata dentro un’immagine che vorrebbe sempre eguale a se stessa. O la beghina che ha seppellita la propria sensualità sotto l’ipocrisia delle convenienze e che passa la sua vita covando risentimento e invidia sociale.

Cosa pensate che possa accadere a tutti questi IO (e stiamo trattando del 99.99% dell’umanità) quando i rispettivi NA decideranno di trarli dal sonno in un istante lasciandoli, nel medesimo tempo, in un corpo ancora vivo e funzionante? In effetti, dannazione eterna non sembra nemmeno tanto esagerato, ma la metafora marciana ora può acquisire un senso più preciso. E qui, mi rivolgo in specifico a chi conosce l’Agguato per averlo praticato almeno una volta, ossia a chi ha avuto modo di verificare in modo diretto sia la somma potenza del proprio Ego (precisamente inteso come olismo del brain), sia e di concerto, l’estrema difficoltà incontrata dall’IO nel conseguire spazi anche minimi di disidentificazione egoica.

Chi pratica l’Agguato sa molto bene quanto e come l’IO deve porre se stesso su un percorso di sofferenza volontaria la quale è complessivamente descritta da uno sforzo titanico interamente finalizzato a trasformare il gattino bagnato in un’entità tanto più potente, quanto più priva di paura. Una paura che, infine, è sempre e solo espressione dell’Ego e che può essere vinta solo tramite uno sforzo sostenuto e un intento inflessibile in direzione della disidentificazione egoica. E ciò diviene trasparente al guerriero proprio e solo quando egli agisce il proprio Agguato.

Per questo affermo che, dinanzi a un risveglio totale e repentino dell’IO, L’Ego non potrà che reagire generando un terrore privo di limiti. Ecco, questo è proprio ciò che intendo come conseguenza diretta della deflagrazione positiva. E non riesco a immaginare nulla di più devastante di un IO nelle mani di un carceriere onnipotente e preda del terrore più assoluto. Se, quindi, la conseguenza diretta della deflagrazione positiva sarà il terrore dell’Ego di fronte a un IO improvvisamente sveglio, le conseguenze secondarie non potranno che essere un autentico giudizio universale giacché ciascun IO sarà posto dai propri NA dinanzi alla verità, essendogli impedito il ritorno al sonno e all’oblio.

Follia, Morte o Unione. Saranno queste le scelte che ciascuna Parte Immortale porrà ai propri IO costringendoli a un repentino risveglio. Pare evidente che se queste sono le premesse, qualora quel confine esiziale sarà superato, la fine della razza umana sarà solo una questione di breve tempo.

Appendice

C’è una questione che rimane aperta e che si concreta nella seguente domanda: perché oggetti così potenti come i Nuclei Alogeni (di prima generazione) hanno portato l’uomo a questo punto? In definitiva, se l’uomo scompare per molti di loro questo potrebbe significare la fine. Affermo ciò sulla base dell’unica fonte della quale disponiamo, il Salmo 82:

6 Io ho detto: “Voi siete dèi, siete tutti figli di Elyon”.

7 Eppure morirete come ogni uomo, cadrete come tutti i potenti.

Perché, dunque, questi NA hanno scelto di condannare se stessi all’estinzione? L’unica risposta convincente è che non l’abbiano affatto scelto ma che, in specifico i NApg, siano divenuti vittime della propria natura predatoria. La chiave, in tal caso, starebbe nell’assenza, sofferta da ciascun NA, della modalità dell’essere. In altri termini, un NA genera pulsioni e, paradossalmente, non può che continuare a farlo.

Di conseguenza, solo pochissime tribù monadiche hanno avuto per loro stessa natura la possibilità di evolvere in Nuclei Alogeni di seconda generazione e, fra queste, Ruben (Forza), Zabulon (Curiosità), Dan (Giustizia) e, soprattutto, Giuseppe (Consapevolezza). Per tutte le altre, c’è stata sempre e solo involuzione e conseguente generazione di Burattini che hanno espresso (ed esprimono tuttora) pulsioni predatorie totalmente folli.

Il problema, tuttavia, è stata l’impressionante capacità di calcolo della neocortex. Abilità perfettamente descritta dagli ultimi 4000 anni di storia umana e che ha portato alla blasfemia suprema sopra descritta.

Quando si dice che il diavolo fa le pentole e non i coperchi.

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